Avete mai sentito parlare di Tarassaco? Sono sicuro di si, ma per chi non conoscesse questa straordinaria pianta, ecco qua qualche informazione utile.

Il tarassaco comune (nome botanico Taraxacum officinaleè una pianta spontanea considerata “depurativa” per eccellenza. 

Diffusissima in tutte le zone e altitudini, la pianta di tarassaco cresce sia in clima temperato che freddo e fino ai 2.000 metri di altitudine. E’ caratteristica per le sue foglie dentellate. Per questo è anche chiamata dente di leone.

Per i suoi fiori gialli che si trasformano in quelle morbide sfere alcuni li chiamano soffioni. Impossibile non conoscerli, tutti ci siamo divertiti da bambini con loro.

Conosciuto volgarmente con il curioso nome di ‘piscialetto’, il Tarassaco deve la sua fama alle note proprietà depurative e diuretiche della radice. In botanica, il tarassaco è classificato come pianta erbacea perenne di dimensioni e altezza modeste.

In antichità il tarassaco veniva utilizzato come efficace rimedio contro i disturbi di fegato e reni, forse per via del suo colore ‘giallo’ intenso che ricorda quello della bile.

In effetti, col passare dei secoli, la scienza ne provò l’efficacia e tra il 1500-1600 diversi furono i naturalisti e farmacisti che riconobbero al tarassaco proprietà diuretiche e addirittura curative per le ferite. Per motivi analoghi la medicina cinese ne fa da sempre ampio uso.

Ma adesso bando ai cenni storici, parliamo di ciò che ci interessa: il suo potere depurativo.

Il taraxacum officinalis viene utilizzato in tutte le sue parti, benché la parte più preziosa, quella che contiene in forma più concentrata le proprietà depurative, sia la radice.

Le foglie di questo ingrediente della cucina naturale possono essere consumate in insalata. E’ opportuno utilizzare quelle più giovani perché più tenere e meno amare,.

Quelle più vecchie, che sono quelle vicine alla base della pianta, si possono usare cotte, come si faceva un tempo, per minestre, minestroni e zuppe. Invece i fiori di tarassaco in alcune zone d’Italia vengono messi sott’aceto e consumati come i capperi.

La parte del tarassaco più ricca di virtù terapeutiche, come anticipato, sono le radici. Essendo una pianta perenne, le radici possono allungarsi in modo evidente nel terreno e divenire sensibilmente robuste.

Le virtù di questa pianta spontanea sono molteplici: grazie al tarasserolo, gli steroli, le vitamine, l’inulina, i sali minerali e i principi amari contenuti in grandi quantità nella radici, il tarassaco è considerato una delle piante officinali più efficaci per stimolare la funzionalità biliare, depurare fegato e reni dalle tossine e favorire la digestione.

Oltre a purificare, questi principi svolgono anche un’azione antinfiammatoria e disintossicante sul fegato, favorendo l’eliminazione delle scorie e le secrezioni gastroenteriche.

Si utilizzano sia fresche che essiccate per decotti e tisane, le cui proprietà sono depurative favoriscono l’eliminazione delle tossine dall’organismo, combattono la stitichezza ed il colesterolo.

Hanno inoltre proprietà digestive: aiutano l’eliminazione della bile ma anche dei calcoli renali. Inoltre stimolano l’attività del fegato. Ottima anche contro cellulite e ritenzione idrica.

Come al solito anche oggi speriamo di averti ispirato, e non perdere il prossimo appuntamento, nel quale vi proporreno qualche ricetta facle e efficace a base di Tarassaco.

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