Il 96% di chi inizia una dieta, dopo massimo 3 anni, tornerà al peso iniziale. Scopri il segreto del 4% di persone che ce la fa!
Stai lottando da anni contro il sovrappeso? Hai provato decine di diete, ma con te non hanno funzionato?
In questo articolo approfondiremo i motivi per cui molte persone con problemi di sovrappeso decidono di mettersi a dieta, ma senza ottenere risultati duraturi.
La prima domanda da porci è:
“Che cosa ci spinge a fare dei cambiamenti?”
Esistono essenzialmente due forze che ci spingono a fare tutto ciò che facciamo nella nostra vita, condizionando ogni nostra scelta e decisione:
- Piacere
- Dolore
Queste sono le 2 leve fondamentali della motivazione.
Come funzionano?
Semplicemente, la parte più primordiale del nostro cervello (il cervello rettiliano) ha un solo obiettivo fondamentale: farci evitare il dolore e, se possibile, farci ottenere il piacere.
Qualsiasi cosa facciamo trova la sua ragione nel fatto che pensiamo che ci farà evitare il dolore o che ci farà raggiungere il piacere.
Perché le persone si mettono a dieta?
Un tipico esempio che ci mostra efficacemente il funzionamento delle due leve della motivazione è proprio quello della dieta.
I numeri ci dicono che più del 96% delle persone che iniziano una dieta, torneranno al loro peso iniziale entro 3 anni al massimo.
Il motivo per cui le diete non sembrano efficaci è solo uno: ogni volta che iniziamo una dieta, la viviamo come una sofferenza tremenda!
Ma allora perché le persone decidono di mettersi a dieta, se la vivono come un dolore?
Chi decide di mettersi a dieta, lo fa perché, magari guardandosi allo specchio, sente un fortissimo dolore.
Il suo livello di dolore rispetto alla percezione del proprio aspetto è talmente alto che supera quello che deriverà dalle rinunce imposte dalla dieta.
Cosa succede quando decidi di metterti a dieta?
Armato di disciplina e buona volontà, inizi a mangiare verdure, insalatine, piatti insipidi e niente dolci. Dopo 2 settimane di privazioni, sali sulla bilancia e… hai perso 2 chili, evviva!
E sarà proprio quel piccolo successo momentaneo l’evento che sancirà l’inizio della fine.
Sarà proprio a partire dalla soddisfazione di aver raggiunto quel piccolo risultato che la maggior parte delle persone abbandonerà la propria dieta.
Si accontenteranno di aver perso solo una parte dei chili di troppo, perché quel risultato sarà sufficiente a far abbassare il loro livello di dolore che gli aveva fatto decidere di mettersi a dieta.
Si sentiranno meglio, si vedranno più accettabili guardandosi allo specchio e si accontenteranno. Il livello di dolore sarà sceso tanto da far mancare la motivazione di partenza.
Ci sono però alcune persone che riescono, con determinazione, a portare a termine una dieta e a raggiungere l’ambizioso obiettivo della conquista del peso forma.
Ma che cosa fanno dopo?
La grande soddisfazione per essere riusciti a portare a termine un’impresa così eroica, li porterà a decidere che è finalmente giunto il momento d’interrompere la dieta, per tornare a mangiare “normalmente”.
Con il risultato che, molto presto, riprenderanno tutti i chili faticosamente persi.
Arriverà allora il momento in cui, guardandosi allo specchio, si sentiranno di nuovo disgustati dal proprio aspetto e decideranno di rimettersi a dieta.
Il segreto del 4% di persone che ce la fa
La verità è che non basta avere forza di volontà.
Se ci mettiamo solo quella, ci costringiamo a subire grandi quantità di dolore per molto tempo. E non appena le nostre motivazioni non saranno più abbastanza forti, decideremo di mollare, perché non varrà più la pena di sopportare tutto quel patimento.
Come fare allora per ottenere cambiamenti che durino nel tempo?
Poiché ogni nostro comportamento è determinato dall’azione delle leve del piacere e del dolore, allora la strategia più efficace da adottare sarà: associare il piacere al nuovo comportamento e alle nuove abitudini.
Si tratta di sostituire il dolore con il piacere.
Per esempio, se associ alla dieta anche un’attività sportiva, potresti scoprire che questa è molto divertente e trarne così delle sensazioni positive.
Un altro esempio può essere il fatto che il tuo nuovo regime alimentare ti fa sentire meglio, più in forma, più leggero e più lucido mentalmente.
Grazie a queste percezioni positive, il nuovo comportamento si trasformerà da un obbligo a un piacere. Solo così continuerai a mantenere i nuovi comportamenti e non riacquisterai più i chili che hai perso.
Il dolore è la leva che ti motiva a cambiare, ma è il piacere la leva che ti permette di consolidare nel tempo i risultati che ottieni.
Non basta mettersi a dieta per riparare i danni causati da un’alimentazione sbagliata
Mettersi a dieta è positivo se vogliamo ritornare in forma dopo anni di alimentazione sbagliata.
Tuttavia, non dobbiamo commettere l’errore di pensare che i danni di un’alimentazione poco sana si ripercuotano solo sul nostro aspetto esteriore.
Una dieta scorretta può infatti intossicare il nostro organismo e le tossine nocive possono portarci anche gravi problemi di salute.
Per evitare questi problemi è importante eliminare dal tuo organismo queste tossine nocive.
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