Secondo il Rapporto Italia 2017 di Eurispes, noi italiani ci stiamo assumendo sempre di più la responsabilità del nostro stato di salute: 13 milioni di italiani si rivolgono oggi alle medicine alternative

Ti sei mai chiesto:

“Chi è il vero responsabile del mio stato di salute?”

Forse pensi che, ogni volta che ti senti male, l’unico vero responsabile sia il tuo medico, che è tenuto a curarti per farti tornare a star bene.

Oppure, credi che debba essere lo Stato a garantire un livello minimo di salute per tutti, viste anche le tasse che, puntualmente, siamo chiamati a pagare.

E che dire della qualità dell’aria che respiriamo? Anche questo aspetto è spesso ritenuto il responsabile di molte malattie, anche gravi, soprattutto in quelle zone d’Italia dove l’inquinamento è più elevato.

In generale, abbiamo la tendenza ad attribuire la responsabilità di qualcosa che ci riguarda direttamente a soggetti esterni.

Così, siamo abituati a considerare responsabili della nostra salute i medici, lo Stato o l’inquinamento.

Anche tu la pensi così?

Più avanti ti dirò qual è il nostro punto di vista, ma prima vediamo che cosa ne pensa una fetta sempre più grande della popolazione italiana.

Quasi 13 milioni di italiani si rivolgono alle medicine alternative

Che cosa c’entra il numero d’italiani che si rivolgono alle medicine alternative con chi è il responsabile del nostro stato di salute?

Risponderemo insieme a questa domanda tra poco.

Prima, analizziamo un po’ di dati emersi dal Rapporto Italia 2017 di Eurispes.

Questi dati ci dicono che il 21,2% della popolazione italiana (più di 1 italiano su 5) ricorre alla medicina non convenzionale. Si tratta di un aumento del +6,7% rispetto al 2012.

La tipologia più diffusa di medicina non convenzionale risulta essere l’omeopatia.

Coloro che decidono di curarsi con medicinali alternativi si orientano in questo modo:

  • Il 76,1% si rivolge all’omeopatia;
  • Il 58,7% si rivolge alla fitoterapia;
  • Il 44,8% si rivolge all’osteopatia;
  • Il 20,4% si rivolge alla chiropratica.

Questi dati mostrano una crescita esponenziale della diffusione delle medicine non convenzionali in Italia. Questa tendenza è perfettamente in linea con l’andamento europeo.

Perché è aumentata la fiducia verso le medicine alternative?

Oggi, ben 12.861.000 italiani scelgono le cure non convenzionali, più del doppio rispetto al 2000, quando erano poco più di 6 milioni.

Questi dati indicano un aumento incontestabile della fiducia degli italiani verso la medicina alternativa.

Ma quali sono le ragioni di questo fenomeno?

Tra l’altro, fino a non molti anni fa, ogni tipo di cura che si discostasse da quelle promosse dalla medicina tradizionale era considerata dai più come una sorta di superstizione, nel migliore dei casi.

Nel peggiore dei casi, si urlava subito alla truffa, complici anche i casi di alcuni individui senza scrupoli, interessati a fare soldi sulla salute di persone disperate.

Naturalmente, bisogna continuare a stare bene attenti ai truffatori e agli approfittatori.

Ma allo stesso tempo, i dati che stiamo analizzando indicano in maniera evidente che sempre più italiani stanno acquisendo fiducia nelle medicine alternative.

Non è tutto. Un’altra constatazione interessante che deriva da questi dati è che le tendenze degli italiani verso la medicina non convenzionale continuano a crescere, nonostante la perdurante crisi economica.

Gli italiani si assumono sempre di più la responsabilità del proprio stato di salute

Capire la ragione che sta alla base dell’incremento della fiducia delle persone nelle cure alternative ci permette di dare la risposta alla domanda che ci siamo posti all’inizio:

“Chi è il vero responsabile del mio stato di salute?”

Ecco che cosa sostiene il Dott. Marco Del Prete, a nome di AMIOT (Associazione Medica Italiana di Omotossicologia):

“Come rilevato dal rapporto Eurispes, l’incremento del ricorso alle medicine non convenzionali è un dato assodato a livello nazionale, grazie a una presa di responsabilità sempre più rilevante delle famiglie e degli individui sul proprio stato di salute, all’autodeterminazione della scelta terapeutica, ma soprattutto a modalità relazionali medico/paziente più sensibili alle esigenze del paziente.

AMIOT commenta ulteriormente:

L’Italia, quindi, con questo dato rientra tra i Paesi Europei che hanno maggiormente sviluppato nella popolazione questa consapevolezza: secondo i dati del Consorzio UE CAMbrella, in Europa, non meno di 100 milioni di persone fanno regolarmente uso di prestazioni sanitarie di medicine non convenzionali a livello preventivo e curativo.”

13 milioni di italiani hanno capito che era giunta l’ora di assumersi in prima persona la responsabilità sulla propria salute. E tu che fai?

La tendenza è chiara e speriamo davvero che il numero di persone, in Italia e in Europa (e speriamo presto in tutto il mondo) che hanno deciso di prendersi la responsabilità del proprio stato di salute continui a crescere rapidamente.

Chi, se non TU, è il primo responsabile del tuo stato di salute? Non è il tuo medico, non è lo Stato e non è l’inquinamento: sei solo e soltanto TU!

Non mi fraintendere. È ovvio che i medici, lo Stato e l’inquinamento hanno un ruolo importante riguardo alla nostra salute.

Ma, poiché il tuo buono stato di salute è un aspetto fondamentale per vivere nel modo migliore la tua vita e ti riguarda in prima persona, è ovvio che sia prima di tutto una tua responsabilità.

Il primo a doversi prendere cura di sé sei tu.

Noi di Addio Tossine vogliamo contribuire a diffondere in Italia questa presa di coscienza e di responsabilità del singolo individuo sulla propria salute e il proprio benessere.

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