I radicali liberi sono i responsabili dell’invecchiamento delle tue cellule. Leggi questo articolo e scopri come combatterli
Gli antiossidanti sono presenti in natura soprattutto nella frutta e negli ortaggi. E’ quindi utile una dieta ricca di questi alimenti.
Quando però i radicali liberi raggiungono livelli superiori alla norma, è consigliabile ricorrere a un’adeguata integrazione e a processi antiossidanti o comunque a processi che neutralizzano l’acidosi.
Le cellule ricevono i nutrienti ed espellono i rifiuti. Questo lavoro è chiamato metabolismo. Grazie a ciò il nostro corpo produce energia ed enzimi.
Se il nostro corpo ha all’interno particelle che non riesce a metabolizzare (come tutti quei prodotti che ingeriamo, che a nostra insaputa contengono pesticidi, additivi, conservanti, metalli pesanti…), questo fa sì che le particelle si attaccano alle cellule e non le fanno funzionare bene. Questo causa una mancata ricezione corretta dei nutrienti e genera una situazione che porta i rifiuti ad accumularsi all’interno. Questo rallenta il metabolismo, rallentando quindi l’attività delle cellule; di conseguenza viene rallentata la produzione degli enzimi. Il risultato è che la cellula non riesce a liberarsi dei rifiuti (come acidi, placche, colesterolo…) che provocano nel nostro corpo quei sintomi che vengono poi curati ovviamente con le medicine e che noi chiamiamo “malattie”.
La neutralizzazione di queste particelle aiuta ad alleggerire questo problema, neutralizzando buona parte delle tossine dal corpo ed evitando il caso in cui le cellule che non funzionano correttamente, attaccandosi l’una all’altra, creino quindi una minore ossigenazione.
La detossificazione permette di fare in modo che le cellule siano più pulite, sane, rivitalizzate e distanti l’una dall’altra.
Che cosa sono i radicali liberi?
“I radicali liberi sono molecole altamente reattive che si producono nel nostro organismo. Sono la causa della maggior parte delle patologie e dell’invecchiamento degli esseri viventi.
I radicali liberi sono composti da ossigeno che si lega ad altri elementi, quindi l’ossigeno, che è indispensabile per mantenere la vita, diventa paradossalmente anche la più importante fonte di produzione di radicali liberi.
Quando respiriamo, introduciamo ossigeno. Il 95% circa di quest’ossigeno viene utilizzato dalle cellule per produrre energia, mentre la parte rimanente dà origine ai radicali liberi.
Questo è un processo fisiologico, normale. L’organismo di una persona sana è attrezzato per fare fronte alla presenza di questi radicali liberi difendendosi con un proprio sistema anti-radicali, che si chiama sistema antiossidante.
Questo sistema antiossidante comprende meccanismi enzimatici e meccanismi non-enzimatici. Tra i primi vi è la superossidodismutasi, la catalasi e il glutatione ridotto. Tra le sostanze non enzimatiche ricordiamo la Vitamina E, La Vitamina C, i carotenoidi, i polifenoli, le antocianine, ecc.
Pertanto, alla formazione di radicali liberi, il nostro organismo risponde mediante il suo sistema antiossidante.
Se però il quantitativo di radicali liberi prodotto è superiore a quello fisiologico, il nostro sistema antiossidante non è più in grado di neutralizzare questo eccesso, per cui i radicali liberi aggrediscono le cellule, provocando danni più o meno gravi. E ci troviamo in stress ossidativo.
Per fare un esempio: una lamina di ferro, se adeguatamente protetta, ad esempio verniciata, non viene intaccata dall’ossigeno contenuto nell’aria. Se però la protezione viene meno, l’ossigeno interagisce con gli atomi di ferro e la lamina, col tempo, arrugginisce fino a disintegrarsi. Qualcosa del genere avviene anche nel nostro organismo.
Quali sono allora i danni che provocano i radicali liberi?
Sono danni al livello cellulare e che quindi non si vedono immediatamente ma si manifesteranno nel tempo.
Lo stress ossidativo comporta un invecchiamento della cellula e quindi dei tessuti, con tutto quel che ne consegue in termini di efficienza. L’invecchiamento precoce della cellula è uno dei segnali più conosciuti.
Il danno cellulare inizia a livello della membrana con un’alterazione degli scambi tra interno ed esterno della cellula; all’interno viene alterata la formazione di ATP che è la batteria, la fonte di energia della cellula e si può arrivare fino all’alterazione del DNA con effetti mutageni e quindi con la formazione di un tumore.
Un eccesso di radicali liberi è quindi sempre dannoso e deve essere combattuto.
Ma quando si verifica una produzione eccessiva di radicali liberi? Quali sono le condizioni che provocano stress ossidativo?
Si può incorrere in stress ossidativo per molteplici motivi, sia in condizioni normali di salute, sia negli stati patologici. (…) Può accadere a chi è esposto a inquinamento ambientale, al fumo di tabacco, alle radiazioni solari, a chi non segue un bilanciato regime alimentare o ingerisce, senza esserne a conoscenza, conservanti, pesticidi e simili, a chi abusa dell’alcol.
Altri casi interessanti sono rappresentati da donne trattate farmacologicamente con la pillola contraccettiva o con estrogeni durante la menopausa. In questi soggetti è stato quasi sempre riscontrato un aumento di radicali liberi con valore di gran lunga superiore al valore soglia.
L’elenco potrebbe essere veramente lungo. Ricordiamo ad esempio: patologie allergiche, flogistiche e quindi ad esempio l’artrite reumatoide, poi l’Alzheimer, la stenosi della carotide, l’ipertensione, il diabete, ecc.
In queste patologie, la terapia adeguata alla specifica patologia non riporta alla norma il valore dei radicali liberi.
I radicali liberi sono quindi un fattore di rischio indipendente ed è necessario un trattamento specifico con sostanze anti-radicali liberi, vale a dire con processi antiossidanti e che neutralizzano le particelle dannose”.
(FONTE: articolo pubblicato a cura di www.pharma.it
Commento posto nella pagina dell’articolo: NOTA IMPORTANTE. Questo articolo ha uno scopo esclusivamente informativo. Ogni sforzo è stato condotto per renderlo chiaro, aggiornato, facilmente comprensibile da un pubblico molto vasto; tuttavia non possiamo escludere eventuali omissioni ed errori come anche possibili difficoltà interpretative da parte dei lettori. La Medicina è una scienza in costante evoluzione e ogni paziente unico nella sua condizione clinica; ribadiamo quindi che solo il vostro Medico Curante può illustrare la particolarità e quindi la prognosi della vostra condizione e che a lui solo spetta ogni conclusione diagnostica terapeutica. Non rispondiamo in alcun modo di un uso improprio e non autorizzato delle informazioni fornite).
A presto,
Alessandra
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